Sarò sincera: da quando vivo in Olanda mi sono confrontata con numerosi shock culturali, sia
positivi che negativi. Quello che ho dovuto affrontare più velocemente per adattarmi alla vita
nordica – e che più mi piace raccontare – riguarda il mezzo di trasporto più famoso: LE
BICICLETTE OLANDESI.
Ho passato quasi tutta la mia vita nella Pianura Padana, dove la bicicletta non è considerata un
mezzo di trasporto fondamentale. Non ci sono molte piste ciclabili e quindi la si usa solamente per piccoli spostamenti all’interno del paesino o in campagna – in genere quando devi accompagnare la nonna al rosario o a prendere il gelato che poi arriva a casa sciolto.
Ecco, in Olanda è tutto l’opposto. Sono arrivata a Rotterdam il 21 agosto 2022. Il 23 agosto 2022
ero già in possesso di una bellissima bici blu coi freni sul manubrio e borse rosse sul retro. E voi
direte “Ma ci saranno cose più importanti da fare quando ci si trasferisce, tipo registrarsi in
Comune, fare l’assicurazione sanitaria, trovare un lavoro?” Si, ma senza la bici tutte queste cose
non le puoi fare. O meglio, le fai con i mezzi pubblici, che ti costano l’equivalente di un rene.
Grazie alla mia velocissima bici blu coi freni sul manubrio, invece, posso sfrecciare da un angolo
all’altro del Paese: stazione, Comune, mercato, posta. Qui tutto è organizzato per muoversi il più
possibile in bicicletta: parcheggi gratuiti, piste ciclabili come strade per le automobili, spazi dedicati in treno, metro e bus acquatici. Addirittura alcune aziende rimborsano i chilometri fatti per andare in ufficio in bicicletta!
Tutto di guadagnato visto che a parte un po’ di manutenzione, la bici è decisamente più economica dell’auto. Inoltre, tutto è regolamentato – si lo so che in generale c’è’ sempre un codice della strada per ciclisti, ma qui è l’unico posto in cui l’ho veramente visto applicato: fanali obbligatori e solo di certi tipi, vietato usare il telefono, bisogna segnalare con la
mano se si vuole svoltare, ecc.
Anche la polizia si sposta in bicicletta è più facile prendere una multa così rispetto che girando in macchina.
Shock nello shock: il numero di ciclisti. Quando ti muovi per la città è impossibile non notare la
quantità di ciclisti: immaginatevi un incrocio nel sud est asiatico pieno zeppo dei tipici motorini e sostituiteli con le biciclette. Certo, un po’ più ordinate, ma durante l’ora di punta mi rimango
sempre sconvolta nel vedere sciami di bici come api arcobaleno che attraversano la strada. Inoltre, sono così veloci che sia a piedi che in macchina bisogna fare attenzione a non prenderli/farsi prendere sotto (sì, anche se hai la precedenza e sei a piedi loro non si fermeranno mai e questa è una delle poche regole che non è assolutamente rispettata – insieme al non andare in giro in bici se hai bevuto alcolici).
Dopo un po’ comunque si prende l’abitudine e ammetto che anche io ora mi sento altamente soddisfatta quando riesco a superare qualcuno perché’ è troppo lento.
Importante non dimenticare anche il fatto che le bici non sono tutte uguali. Mi raccomando, se
volete noleggiarne una per una gita in giornata, ricordatevi di specificare che deve avere i freni sul manubrio! Qui non è scontato, visto che la tipica bici olandese funziona con sistema di frenata a pedali che se non siete abituati ad utilizzare (come la sottoscritta) rischiate di finire spiaccicati contro un muro, un palo o un altro ciclista. Questa è di base la differenza principale tra le biciclette, poi comunque esiste una scelta ampissima di modelli tra cui scegliere: città o sport, fissa o pieghevole, elettrica, pedalata assistita, pedalata normale che funziona solo con la forza delle tue gambette, con il cestino (o meglio cassetta di plastica della frutta) davanti o le borse dietro, con il carrello davanti per cani, bambini, casse di birra e piante, con lucchetto a catena, blocco della ruota o allarme elettronico.
Devo ammettere che se all’inizio è stato molto difficile abituarmi all’uso della bici e soprattutto alle dinamiche stradali, ora mi sento molto soddisfatta della mia capacità di destreggiarmi nel traffico cittadino e anche della mia nuova resistenza fisica durante le gite. In primavera ed estate il clima è infatti perfetto per organizzare scampagnate immersi nella natura: si respira aria fresca, si fa esercizio fisico e poi, come da tradizione, si mangia una bella fetta di appeltaart (la tipica torta di mele) con panna montata. In autunno piove molto, quindi bisogna vestirsi con giacche a vento e pantaloni impermeabili, ma il vero problema è quando arriva l’inverno.
Fortunatamente le temperature non sono siberiane, ma si scende facilmente sotto lo zero e ciò, combinato con la pioggia, diventa la ricetta perfetta per formare una simpaticissima patina di ghiaccio sul sellino della bici che quando la vedi il lunedì mattina alle sette ti fa passare la voglia di vivere. Per non parlare poi di marce e freni ghiacciati, che a quel punto anche se non volevi la bici senza freni ora ti tocca lo stesso. In ogni caso anche qui vale la famosissima e approvata tecnica della tessera del supermercato: ottima per eliminare il ghiaccio dal vetro della macchina e pure dal sellino della bici.
Gli olandesi comunque sono preparati a tutto e, se vuoi evitarti questa scocciatura la mattina, puoi comprarti un efficace copri sellino in simil pelliccia che protegge e rende più glamour il tuo mezzo a pedali!
Alice, Rotterdam